Cari Amici, benvenuti su Qui Libera Italia, un blog di informazione e di impegno sorto per favorire la crescita di un vero sentimento democratico fra la gente e per provare a gettare assieme le basi per un futuro più sereno e libero per tutti.
Innanzitutto, lo staff si presenta:
Renato Valusso
Lavoratore autodidatta, ha inseguito per anni il sogno di una società più libera e giusta, dove il diritto e il dovere del singolo siano il diritto e il dovere di tutti e in cui la democrazia sia norma di vita e non soltanto una parola, finchè ha capito che un valore diventa veramente tale solo se ci si impegna e si lotta per farlo comprendere e amare.
Lavoratore autodidatta, ha inseguito per anni il sogno di una società più libera e giusta, dove il diritto e il dovere del singolo siano il diritto e il dovere di tutti e in cui la democrazia sia norma di vita e non soltanto una parola, finchè ha capito che un valore diventa veramente tale solo se ci si impegna e si lotta per farlo comprendere e amare.
Non c'è amore nell'oppressione e non c'è pace senza impegno.
Lorella Presotto
53 anni, studi linguistici, di scienze sociali e di scienze giuridiche.
Mi considero un’UMANISTA, la mia attenzione é sempre stata rivolta all’uomo e alla sua evoluzione nella società.
Sul lato professionale ho acquisito esperienze in società multinazionali, nei settori acquisizione, marketing, strategie e pianificazione, turn-key projects. Poi mi sono dedicata al terzo settore e ho dato vita a due associazioni di volontariato e ad una fondazione per la ricerca.
Attualmente esercito la libera professione, sono contitolare di uno studio giuridico-commerciale che si occupa prettamente di contrattualistica e conciliazioni creditizie. La scelta dell’attività e del settore é stata fortemente motivata dalla mia formazione umanistica: perseguo l’obiettivo di mettere d’accordo due parti in litis, senza che queste debbano ricorrere alla sentenza del Tribunale.
Ho sempre considerato la politica come l’esercizio di diritti e doveri, e soprattutto quell’ arte della vita, che alla vita stessa e alle istanze delle persone e del territorio si deve conformare.
Nella mia valutazione di un programma o di un movimento ho sempre cercato l’interesse generale, non amo le corporazioni, anzi le ritengo socialmente dannose, perché portatrici di conflitti sociali.
Cartesio affermava “il dottore non si deve inorgoglire del proprio sapere, perché per tutto ciò che non attiene alla sua disciplina, egli nella società dipende continuamente dagli altri”. Nessun uomo basta a sé stesso, siamo tutti parte di un cerchio vitale in cui ognuno deve dare il meglio di sé, mettere la propria abilità al servizio degli altri. A volte quando mi capita di passare davanti alla bottega di un artigiano mi fermo abbagliata ad osservare gli oggetti che abili mani hanno saputo creare, abilità che io so perfettamente di non possedere.
La nostra attenzione deve ritornare al valore delle persone, del lavoro, della vita, della nostra terra, tutto il resto é solo un contorno.
Su questi valori ho fondato la mia esistenza. Questi sono i valori che ho trasmesso a mio figlio, e che spero, lui un giorno, trasmetterà ai suoi figli.
Disprezzo l’uso illegittimo delle regole , la costruzione di norme prefabbricate, l’indifferenza verso gli anziani e i diversamente abili. Mi vergogno del continuo vilipendio alla Costituzione.
Mi batto per un’informazione reale e consapevole, e per una società senza colori, dove regnino pace, serena convivenza, giustizia, libertà, equità, dignità, etica.
Mamma di 46 anni, laureata in Economia Aziendale, imprenditrice. Un po' di sinistra, ma non più di tanto, sicuramente molto convinta che il nostro futuro ce lo giochiamo in termini di decrescita, una recente teoria economica che ci avverte molto chiaramente: la modernità è prossima ad una soglia di crisi, la crescita continua dei consumi non si accompagna più, come in passato, all'aumento del benessere e della libertà. Bisogna invertire la rotta e ricercare tempo di qualità, autonomia e valorizzare le relazioni sociali.Lorella Presotto
53 anni, studi linguistici, di scienze sociali e di scienze giuridiche.
Mi considero un’UMANISTA, la mia attenzione é sempre stata rivolta all’uomo e alla sua evoluzione nella società.
Sul lato professionale ho acquisito esperienze in società multinazionali, nei settori acquisizione, marketing, strategie e pianificazione, turn-key projects. Poi mi sono dedicata al terzo settore e ho dato vita a due associazioni di volontariato e ad una fondazione per la ricerca.
Attualmente esercito la libera professione, sono contitolare di uno studio giuridico-commerciale che si occupa prettamente di contrattualistica e conciliazioni creditizie. La scelta dell’attività e del settore é stata fortemente motivata dalla mia formazione umanistica: perseguo l’obiettivo di mettere d’accordo due parti in litis, senza che queste debbano ricorrere alla sentenza del Tribunale.
Ho sempre considerato la politica come l’esercizio di diritti e doveri, e soprattutto quell’ arte della vita, che alla vita stessa e alle istanze delle persone e del territorio si deve conformare.
Nella mia valutazione di un programma o di un movimento ho sempre cercato l’interesse generale, non amo le corporazioni, anzi le ritengo socialmente dannose, perché portatrici di conflitti sociali.
Cartesio affermava “il dottore non si deve inorgoglire del proprio sapere, perché per tutto ciò che non attiene alla sua disciplina, egli nella società dipende continuamente dagli altri”. Nessun uomo basta a sé stesso, siamo tutti parte di un cerchio vitale in cui ognuno deve dare il meglio di sé, mettere la propria abilità al servizio degli altri. A volte quando mi capita di passare davanti alla bottega di un artigiano mi fermo abbagliata ad osservare gli oggetti che abili mani hanno saputo creare, abilità che io so perfettamente di non possedere.
La nostra attenzione deve ritornare al valore delle persone, del lavoro, della vita, della nostra terra, tutto il resto é solo un contorno.
Su questi valori ho fondato la mia esistenza. Questi sono i valori che ho trasmesso a mio figlio, e che spero, lui un giorno, trasmetterà ai suoi figli.
Disprezzo l’uso illegittimo delle regole , la costruzione di norme prefabbricate, l’indifferenza verso gli anziani e i diversamente abili. Mi vergogno del continuo vilipendio alla Costituzione.
Mi batto per un’informazione reale e consapevole, e per una società senza colori, dove regnino pace, serena convivenza, giustizia, libertà, equità, dignità, etica.
Anna Facchini
Questo Anna Facchini lo fa, nel suo piccolo, per davvero: nel suo Mamadiscout (www.mamadiscout.it ) , un negozio che vende vestiti, giocattoli e tutto quello che riguarda il mondo dei bimbi da 0 a 12 anni ma tutto di seconda mano.
Guido Grossi
Mio nonno parlava con i fiori. Sarà per questo, forse, che dopo una laurea in giurisprudenza e venticinque anni in banca, ho scelto, infine, di fare il coltivatore diretto.
Mio nonno parlava con i fiori. Sarà per questo, forse, che dopo una laurea in giurisprudenza e venticinque anni in banca, ho scelto, infine, di fare il coltivatore diretto.
Per ritrovare quel contatto con la natura di cui ho portato sempre il bisogno nel cuore.
Ogni cosa ha lasciato il suo segno. Lʼeducazione familiare. Sana, amorevole ma severa.
Eʼ li che affondano i principi prima abbandonati poi riscoperti e rielaborati ai quali mi appello nei frequenti momenti di incertezza.
Gli studi giuridici. Da sempre vissuti più con lʼintento di capire come gli uomini abbiano
scelto di dare struttura alla propria civile convivenza, piuttosto che come sbocco
professionale. Così i due anni da esercitatore nelle cattedre di Diritto Amministrativo alla Sapienza di Roma.
Entrato in banca per via della buona votazione di laurea ed il consiglio di un conoscente.. un percorso selezionato, mentre fai i concorsi.. poi scegli di andartene...
Venticinque anni. Non avrei mai creduto. Grandi soddisfazioni. E grandi dubbi. Dopo un paio dʼanni di ambientamento mi ritrovo in finanza, in sala cambi a negoziare, per conto della banca, cifre astronomiche sui mercati delle valute. E poi la tesoreria, i titoli, gli strumenti derivati, fino agli hedge funds.
Dalla banca Istituto di Credito di Diritto Pubblico, intrisa di senso dello Stato, piano piano, alla banca privata. Dove lʼunica cosa che conta, diviene il budget, il risultato economico.
Al di sopra del rispetto del cliente e prima della funzione di interesse pubblico. Dove la finanza si insinua, di liberalizzazione in liberalizzazione, e diviene fonte alternativa di profitto, sempre più importante.
Risultati, fra alti e bassi, ne ho sempre conseguiti di rilievo. Sarà per questo che,
nonostante un carattere “pesante” e lʼabitudine a rappresentare piuttosto francamente il mio pensiero, mi sono ritrovato a ricoprire crescenti responsabilità. Fino a trovarmi a capo della struttura centrale dei Mercati Finanziari, responsabile della Tesoreria della banca, delle attività in cambi, in titoli obbligazionari, titoli azionari, strumenti derivati, responsabile del portafoglio di investimenti della banca e delle attività di intermediazione, in Italia ed allʼestero (Americhe, Europa, Asia). Membro del Comitato Rischi. Vice presidente dellʼassociazione italiana dei tesorieri e degli operatori in cambi, membro del consiglio di amministrazione di una società mercato, membro del gruppo di contatto presso la banca centrale.
Privatizzazioni, liberalizzazioni, commistione negli stessi soggetti fra credito e finanza e la crescente complessità ed oscurità della finanza hanno stravolto il sistema. Tutte cose che, secondo il mio modo di vedere, credo lo abbiano avvelenato, compromettendo sempre più la funzione fondamentale del credito. Conseguentemente, la corretta allocazione delle risorse.
Eʼ così che il crescente malessere nel convivere con un ambiente sempre meno
congeniale, si è rapidamente sposato qualche anno fa, nel momento in cui la banca è stata acquistata da una banca più grande, con lʼinteresse del nuovo padrone ad avere figure di propria fiducia nei posti di responsabilità.
Ho accettato un incentivo allʼesodo, ho messo a reddito una proprietà in campagna nel comune di Spoleto, dove ho aperto un agriturismo e faccio il coltivatore diretto.
E qui resterei tranquillo, ad accogliere i miei ospiti, se non fosse per il fatto che i drastici cambiamenti cui assistiamo in questi mesi nellʼeconomia e nella struttura della società, stanno rendendo la cosa sempre più ardua ed antieconomica.
Ho molti dubbi su quello che sta avvenendo, sui modi e sui tempi. Dubbi sulla sua utilità e sostenibilità, dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
Ho molta esperienza, ma nessuna verità. Il mio lavoro mi ha obbligato a leggere e a
sforzarmi di ben interpretare - tutti i giorni dellʼanno, a pranzo cena e colazione - analisi di mercato e sulle economie dei principali paesi nel mondo scritte dalle migliori teste del pianeta. Teste selezionate e profumatamente pagate dalle più grosse società di investimento mondiali non certo per elaborare astratte ed inutili teorie. Ma analisi molto concrete, volte a capire nella maniera più corretta possibile la realtà circostante, con il preciso intento di poter meglio immaginare come potrà evolvere fra poche ore, fra pochi giorni o fra qualche anno. Per rendere proficui gli investimenti miliardari che seguiranno a quelle interpretazioni.
Ho letto e leggo molto, e di tutto. Dal National Geografic a Scienze allʼEconomist. Romanzi e saggi di vario genere. Ho frequentato corsi di agricoltura biodinamica, di foggiatura e decorazione ceramica, di potatura degli olivi, corsi manageriali di vario tipo.
Ora scrivo. Per risolvere, insieme ai lettori, questi dubbi. Per cercare alternative
ragionevoli. Penso che ci meritiamo un mondo migliore di questo anti democratico e contrario al naturale bisogno di solidarietà cui aspirano gli esseri umani, verso il quale ci stanno spingendo a tappe forzate neoliberismo, consumismo ed un capitalismo che non è più quello che doveva essere, dove la proprietà dei mezzi della produzione non appartiene più ad un padrone che ne possa assumere la responsabilità.
Se non capiamo insieme come funziona, temo che ne resteremo schiavi.
Marco Londero ( Webrond )
Nato a Udine nel 1960 risiede dal 2009 a Frisanco (Pn). Dal 2009 è anche disoccupato; è stato invece 'occupato' dal 1978! Di educazione cattolica, antirazzista ed antifascista, si convince presto della sua agnosticità mentre politicamente si avvicina fin dai primi anni al gruppo udinese di Lotta Continua, abbandonandolo subito dopo il 1980, quando si associano elementi stalinisti di cui non condivide gli ideali; dal 1984 al 1996 ha vissuto all'estero, soprattutto Germania, ma ha lavorato anche in Inghilterra, Olanda e Austria.
Attualmente, gestisce alcuni siti web:http://webrond.net/ (website di rappresentanza per il lavoro con il quale riesce a tirare avanti); http://cultcorner.info/ (blogzine d'arte e controinformazione); http://valcolverart.org/ (dedicato agli eventi ed agli artisti che ospita la Val Colvera (PN), dove risiede).
Ecco, questi siamo noi e assieme a tutti voi ci accingiamo a iniziare questo nuovo ed emozionante viaggio.
A presto
Renato Valusso
oggiù si parte!
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