giovedì 19 luglio 2012

NORD E SUD di Lorella Presotto

Questo articolo prende lo spunto dalla vicenda di questi giorni del possibile commissariamento della Regione Sicilia.
r. v.


Sicilia sta a Italia, come Italia sta a Europa.
Non si tratta di una nuova equazione, quanto di una riflessione.
Chissà perché, in ogni parte del pianeta il Nord si trova sempre contrapposto al Sud, e non intendo solo geograficamente.
I paesi del nord si sentono sempre legittimati a stigmatizzare i pelandroni del sud. Lo fanno Germania, Olanda e Finlandia con i paesi del sud Europa e lo fanno i settentrionali italiani con i loro connazionali meridionali.
Dove nasce questa forte spinta all’attrito sociale? Perché il fatto di nascere in diverse posizioni geografiche induce ad evidenziare una differenza, che nella sostanza non esiste ? La distanza chilometrica non identifica la specie. Che si nasca a Milano o a Palermo abbiamo tutti due gambe, due braccia, una testa e un cuore. Che cosa fa la differenza?
A partire dagli anni sessanta del secolo scorso, la grande industria, che aveva scelto i propri siti nel nord Italia, necessitando di forti ritmi di lavorazione e  non riuscendo a trovare mano d’opera sufficiente nelle aree limitrofe, cominciò a favorire l’immigrazione di una grossa fetta di popolazione meridionale.
Viene spontanea immediatamente una domanda. Se le parti fossero state invertite ? Ovvero, se i siti industriali fossero stati creati al sud, sarebbe stato indotto allo stesso modo il flusso migratorio?
L’ascesa nelle città industrializzate del nord di una fiumana di gente, cominciò a far emergere immediatamente l’aspetto più critico: alloggi e infrastrutture erano insufficienti; la cultura era diversa, perché  fondata su forte appartenenza territoriale;   i mezzi di comunicazione e informazione avevano primarie caratteristiche rudimentali; pertanto l’arrivo di questi sconosciuti meridionali, provocava disagio e diffidenza.
La politica nazionale fu incapace - o forse semplicemente disinteressata - di regolamentare i flussi e di creare infrastrutture in tutto il paese per agevolare una distribuzione più equa della produzione e della popolazione.
Le aziende dal canto loro, in pieno fermento produttivo, avevano bisogno di strade, ferrovie, porti, per il trasporto delle loro merci, che nel sud Italia erano quasi del tutto inesistenti.
Quando finalmente lo Stato diede il via ad un primo piano di infrastrutture, la grande industria aveva già impiantato i suoi plessi produttivi, e si era già verificata la disomogenea distribuzione della popolazione.
Nelle città del nord cominciarono a sorgere una serie di alloggi, costruiti a caso, privi di pianificazione, distanti da presidi commerciali e sanitari.
L’immigrato viveva la condizione di sentirsi straniero nel proprio paese, perché portatore di diversi usi e costumi; alienato dai turni nella fabbrica, chiuso tra quattro mura per ore, abituato invece a vivere e lavorare in spazi aperti.
Queste condizioni, unitamente ad un tessuto sociale fertile - bassa scolarizzazione e povertà - favorirono l’insorgere della micro criminalità.
Quello fu l’ istante storico nel quale si realizzò il conflitto tra nord e sud.
La classe dirigente si appropriò degli squilibri, delle istanze, dei disservizi, delle situazioni criminose, e le trasportò sullo scenario politico iniziando a strumentalizzarli per i propri fini.
La diatriba si svolse per oltre un cinquantennio sul reciproco gioco di questa o quella parte politica , che si poneva a difesa del nord contro il sud, e vice versa.
L’unione del popolo italiano non si realizzò. Lo scontro sociale fu da allora per sempre lo strumento di potere della classe politica. Fu adattato nei decenni successivi, in particolare negli anni settanta, modulato, sulla scorta di molti eventi tragici .
Questo orchestrato gioco non si é mai più fermato: anche oggi lo scontro sociale é una delle potenti armi nelle mani del potere, adattabile a qualsiasi situazione o contesto storico, di grande efficacia per mantenere frantumata una forza che se unita sarebbe travolgente.

Lorella Presotto
  

2 commenti:

  1. MARX tento' di dare una spiegazione a l fenomeno nord-sud. GLI ESCHIMESI, QUELLI CHE SONO PIU' A NORD ( COSI COME I CANADESI E GI SCOZZESI ) non sono piu' avanzati dei vicini piu' a sud , e la differenza la fa le differenti condizioni atmosferiche: SE SONO TROPPO ESTREME NON C'E' SPAZIOE PER UNO SFRUTTAMENTO CHE FAREBBE DECOLLARE IL SISTEMA CAPITALISTICO. se invece le condizioni sono troppo miti ( VEDI PAESI A SUD EUROPA E ADDIRITTURA PAESI DEL NORD AFRICA ) il ricatto e' troppo debole per costringere la gente a lavorare ( NON NE HA UN GRANDE BISOGNO ). infatti le condizioni si rovesciano nell'emisfero meridionale: IN LINEA DI MASSIMA LE NAZIONI PIU' EVOLUTE STANNO PIU' A SUD ( dalla nostra visuale ) PER ESEMPIO IL SUD-AFRICA, L'AUSTRALIA , LA NUOVA ZELANDA E QUASI NESSUN ALTRO PERCHE QUELL'EMISFERO E' POCO POPOLATO. quindi in sostanza il capitalismo decolla nelle zone TEMPERATE DELL'EMISFERO SETTENTRIONALE ( che coinvolg, e, guarda caso , anche il giappone ). INVECE LA LOTTA DI QUESTO PERIODO E' DOVUTA AL FATTO CHE , CON L'AUMENTATA AUTOMAZIONE CHE PERMETTE DI PRODURRE TANTO CON POCHE PERSONE , QUINDI CON POCHI STIPENDI DISTRIBUITI AI PRODUTTORI , I QUALI NON POSSONO ACQUISTARE TUTTO CIO' CHE PRODUCONO , ALLORA IL CAPITALE SI EVOLVE CON LA CREAZIONE DI LAVORI FITTIZI PER "PERMETTERE" ( senza delle regole sociali ) LA DISTRIBUZIONE DI DENARO PER POTER ACQUISTARE I PRODOTTI ( consumismo , plusvalore relativo ) , E QUINDI ERA GIOCOFORZA "CAMPARE" IL SUD ( d.italia, d'europa, degli usa ecc.ecc. ) , MA ORA CHE LE RISORSE MONDIALI VANNO DIVISE ANCHE CON ALTRI 3 MILIARDI DI PERSONE IN PIU' ( cina, india, brasile, ecc.ecc ) "SCATENATI" DALLA GLOBALIZZAZIONE , ALLORA SI CERCA DI DRENARE PARTE DELLE RISORSE CHE ERANO PRIMA DESTINATE AI "FANNULLONI CONSUMATORI" DEL SUD PER DIRIGERLE VERSO I NUOVI PRODUTTORI, PER POTER ( i capitalisti ) MANTENERE I LORO ALTISSIMI LIVELLI DI PROFITTO.

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  2. LEGGETE TUTTI QUA ....http://ilpuntodiprato.bloog.it/lettera-aperta-a-cecile-kyenge-di-lorella-presotto.html
    E VI PREGHEREI di leggere, oltre ai commenti anche questa mail arrogante che dice molto.. moltissimo... .. aiutiamoci!!!!!http://www.lenews.eu/politica/interna/risposta-a-lorella-presotto-nel-nome-di-cecile-kyenge-kashetu.html

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