DELLA SIGARETTA,
LA SERA
ORMAI INCOMBENTE,
NASCONDEVA
I SUOI PENSIERI
AL TAVOLINO
DEL CAFFE'
OSSERVAVA
CON
LANGUIDO INTERESSE
LE MOVENZE
DI UNA
BELLA RAGAZZA
CHE
PASSAVA PER
LA VIA
EPPURE
C'ERA STATO
UN TEMPO
CHE
QUELLE MOVENZE
NON
RISVEGLIAVANO
NULLA
UN TEMPO
IN CUI
ALTRA PASSIONE
DIVAMPAVA
VERGOGNOSA
MALEDETTA
UNA PASSIONE
COSI'
VIOLENTA
E
TRAVOLGENTE
DA
AVERLA
OBNUBILATA
PER SEMPRE
CANCELLATA
DALLA MEMORIA
EPPURE
AVEVA
GLI STESSI
CAPELLI
BIONDI
DELLA GIOVANE
CHE
ORA PASSAVA
E FORSE
GLI OCCHI
SONO
AZZURRI
COM'ERANO I SUOI...
DOVE SARA' ORA?
E PER UN
MOMENTO
IL RICORDO
DI
QUELL'EMOZIONE ANTICA
TORNO'
IL RICORDO
DI QUELLA FEBBRE
DI
QUEL TORMENTO MUTO
CHE
NON GLI AVEVA
CONCESSO PACE
CHE FORSE
LO
AVEVA CONDOTTO
ALLA PAZZIA.
TUTTO ARCHIVIATO
COME
INCIDENTE
DI GIOVENTU'
SPENTO
COME
LA CICCA
CHE ORA
SCHIACCIAVA NERVOSAMENTE
NEL POSACENERE.
MA ERANO ALTRI TEMPI...
SI E' FATTO TARDI
MEGLIO
ANDARE A CASA.
R. V.
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