MI GUARDAVI
CON
I TUOI
OCCHI DOLCI
E TRISTI
SOFFRIVI
SENZA PIANGERE
POVERO
PICCOLO
AGNELLO
CONDANNATO A MORTE.
DAI MEANDRI
DEL PASSATO
RIASCOLTAVO
LA TUA
GIOVANE VOCE
QUANDO
MI INSEGNAVI A PARLARE.
PAREVA
TU VOLESSI
INVITARMI
A PARLARTI ORA
ANCHE SE
NON AVEVI
CHE UN FILO
DI VOCE
PER
RISPONDERMI.
COSI'
UN MALE
CRUDELE E IMMERITATO
TI STAVA
PORTANDO VIA
PER SEMPRE
DA ME.
DA ME
CHE NON TI HO DATO
MAI NIENTE
MA ERO TUO FIGLIO
COSI' TANTO
SILENZIOSAMENTE
E INGIUSTAMENTE AMATO
E ORA PIANGO
LA GRANDE PERSONA
CHE SEI STATA,
VIGLIACCO
SENZA CUORE
E SENZA ONORE.
MA ERO TUO FIGLIO
E TU MI AMAVI PER QUESTO
E IO CHIAMO
CON TUTTA
LA MIA FORZA
IL TUO GRANDE AMORE
CHE E' RIMASTO
DENTRO DI ME
PERCHE'
TU
POSSA ANCORA
VIVERE IN ME
E
FARE DI ME
UN UOMO MIGLIORE.
R. V.
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